La piccola isola di Ortigia è il centro storico di Siracusa, la sua parte più antica. Ci si mescolano influenze di epoca greca, romana, araba, normanna, aragonese e barocca.
Tra i resti antichi ci sono i vestigi del tempio di Apollo all’ingresso dell’isola, la fonte Aretusa o il duomo costruito intorno al tempio di Atena.
Nel chilometro quadrato della sua area, il dedalo di vicoli pittoreschi è essenzialmente segnato da uno stile di epoca spagnola.

L’isola era protetta fin dal Medioevo da possenti mura, demolite alla fine dell’Ottocento, poi quasi abbandonata nel corso del Novecento, prima che venissero intrapresi importanti restauri e miglioramenti.

Gli edifici più notevoli sono i seguenti: il Duomo (tempio di Atena del V secolo a.C.), il castello Maniace, il tempio di Apollo (VI secolo a.C.), la fonte Aretusa, la fontana di Diana (1906), la porta Urbica (VI-V secolo a.C.), il Palazzo Arcivescovile, il Palazzo Beneventano-Del Bosco, il Palazzo Mergulensi-Montalto, la Chiesa di San Martino, la Chiesa di Santa Lucia alla Badia, la Chiesa dello Spirito Santo, la Porta Marina (XVI secolo), o le chiese di San Pietro e San Giovanni Battista.

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Porta Urbica

Porta Urbica

Porta Urbica

Nella via XX Settembre emergono i resti della porta della città costruita sotto Dionisio I (fine V secolo a.C.), nelle mura di una lunghezza di 30 km che da Ortigia circondava tutto il territorio fino al castello Eurialo. Rimane la base di due torri quadrangolari larghe 8 metri.

Tempio di Apollo

Tempio di Apollo, siracusa

Tempio di Apollo

Situato all’ingresso nord di Ortigia, dopo la porta Urbica, questo tempio dedicato ad Apollo è considerato il più antico tempio greco di tutta la Sicilia, risalente al VI secolo a.C.
Nel tempo fu trasformato in chiesa, moschea e caserma sotto gli aragonesi. (vedi l’articolo sul tempio di Apollo).

Piazza Archimede e Via Roma

Piazza Archimede, fontana di Diana

Piazza Archimede

La Piazza Archimede è una delle più panoramiche di Siracusa con al centro la Fontana di Diana, realizzata nel 1906, dedicata alla dea della caccia.

In direzione a Piazza del Duomo, la suggestiva Via Roma, adornata da facciate e portoni rinascimentali e barocchi, raggiunge la recente Piazza Minerva, su un lato del Duomo.

Piazza Duomo

cattedrale di siracusa

Duomo di Siracusa

Questa è la piazza della cattedrale. In epoca greca, l’acropoli si trovava lì. Oggi la piazza è circondata da palazzi barocchi costruiti dopo il terremoto del 1693, tra cui il Palazzo del Senato, il Palazzo Benventano del Bosco, l’antico museo archeologico, il Palazzo Borgia, la chiesa di Santa Lucia alla Badia e il palazzo arcivescovile con il suo giardino terrazzato.

La cattedrale è costruita intorno a un tempio del V secolo a.C. che era dedicato ad Atena. L’edificio che divenne una basilica cristiana fu spesso modificato e la facciata fu completamente ricostruita in stile barocco dopo il terremoto. È stata inoltre installata un nuovo pavimento. L’interno della cattedrale è diviso in tre navate. In fondo alla navata sinistra si trova una magnifica abside bizantina con la statua della Madonna della Neve. (Leggi anche l’articolo sul Duomo di Siracusa)

Il Palazzo Beneventano originariamente costruito dalla famiglia Arezzo fu acquistato nel 1778 dal barone Guglielmo Beneventano, trasformato in palazzo barocco, con stucchi lavorati, facciata e interno con prospettive realizzate da Luciano Ali.

Il Palazzo del Senato costruito dal Vermexio tra il 1629 e il 1634 è la sede del municipio. Conserva nel seminterrato notevoli resti di un tempio ionico del VI secolo a.C.

Vicino alla cattedrale si trova il Palazzo Arcivescovile costruito nel XVII secolo, che ora ospita una biblioteca.

In fondo alla piazza si trova la bella chiesa barocca di Santa Lucia alla Badia, che in particolare conserva il Martire di Santa Lucia, opera del pittore Deodato Guinaccia (1579).

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Fonte Aretusa

Fonte Aretusa

Fonte Aretusa

È una fonte di acqua dolce che nell’antichità forniva in gran parte l’acqua potabile della città. Occupa un bacino circondato da antiche mura e vi crescono papiri egizi.
La leggenda vuole che il dio fluviale Alfeo si innamorò molto tempo fa della ninfa Aretusa, al servizio di Artemide, che faceva il bagno nel fiume. Per proteggerla dalle profferte del Dio, la dea trasformò la ninfa in una sorgente, che poi fuggì sotto il mare fino ad Ortigia.
Ma Alfeo riuscì a raggiungerla e mescolò le sue acque con quelle di Aretusa quando le acque di quest’ultimo riaffiorarono.

Castello Maniace

Si accede all’area del castello tramite il Portale Spagnolo, originariamente costruito dai Normanni.
All’estremità meridionale dell’isola si trova il Castello Maniace, costruito sotto gli Svevi di Federico II nel XIII secolo, sopra un forte di origine greca. Fu modificato dagli spagnoli nel XVI secolo.
Oggi rimane solo una delle quattro torri angolari.

Attorno ci sono mura di epoca spagnola e la porta di accesso dello stesso periodo, la Porta Marina.

Altri luoghi in Ortigia

San martino

San martino

Citiamo alcune chiese come quella di San Martino presso la fontana di Aretuse, chiesa normanna che sorge su un santuario paleocristiano.

Proseguendo verso nord, si raggiunge piazza San Giuseppe, dove il teatro comunale è un’opera d’arte del XIX secolo. Nella piazza sorge l’omonima chiesa che ospita interessanti opere.

Due importanti edifici religiosi legati alla storia della città si affacciano su Via della Giudecca, poco a nord della piazza precedente. Una è la chiesa paleocristiana di San Giovanni Battista, priva di tetto con un bel portale in arco. Più avanti si trova la Chiesa di San Filippo Apostolo costruita sull’antica sinagoga ebraica, dove è presente un pozzo, appunto una cisterna di acqua dolce.

Bagno ebraico

Dirigendosi verso la costa orientale, ad esempio attraverso lo stretto vicolo IV alla Giudecca, si scoprono i bagno ebraico (o Miqwè) sotto il Palazzo Bianco, a 18 metri da terra. Testimoniano l’importanza della comunità ebraica nella storia della città. Scavato nella roccia, è un ipogeo con tre bacini d’acqua dolce rituali dove l’acqua rimane tra i 10 ei 12 gradi. Ci sono lapidi ebraiche del XIV e XV secolo, prima che queste ultime fossero espulse dagli spagnoli nel 1492.

San Francesco all’Immacolata

Nella piccola piazza dei Corpaci sorge la Chiesa di San Francesco all’Immacolata, con all’interno opere cinquecentesche e resti medievali.

Museo Regionale Palazzo Bellomo

La Galleria di Palazzo Bellomo è un museo di arte medievale e moderna, vicino alla fonte Aretusa.
Al piano inferiore sono esposti manufatti paleocristiani, sarcofagi, sculture rinascimentali e altri. Al piano superiore, nella pinacoteca, si trova l’Annunciazione di Antonello da Messina del 1474.

Museo del papiro

Situato nell’antico Convento di Sant’Agostino, questo museo unico è stato fondato nel 1987. Le sue sezioni espongono non solo pezzi risalenti al XV secolo a.C. fino all’VIII secolo d.C., frammenti o strumenti, la storia della sua lavorazione, ma anche una sezione dedicata all’impianto.

Museo dei Pupi Siciliani

Situato in via della Giudecca, nel Palazzo Midiri-Cardona, questo museo è dedicato ai pupi, le marionette siciliane, che sono una parte importante della cultura dell’isola, con una vasta collezione di marionette, decorazioni o accessori, e degli spettacoli.

Museo del mare

Il Museo del Mare ha la sua sede nell’antica chiesa di S. Maria in Ara Coeli. Espone collezioni di strumenti utilizzati per la costruzione di imbarcazioni in legno e strumenti da pesca, documentazione storica e fotografica, ricostruzione di officine, ecc.

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