Per il suo patrimonio, Modica è stata iscritta al patrimonio dell’Unesco, tra le città barocche del Val di Noto. Conserva non solo prestigiosi palazzi e chiese barocche, ma anche una struttura di origine medievale.
A soli 15 km da Ragusa, la città occupa un altopiano che nel XVIII secolo era attraversato da due fiumi attraversati da 17 ponti. Un’alluvione all’inizio del XX secolo ha deviato il corso del fiume.
Sebbene Modica sia chiamata “la città delle cento chiese”, conserva anche maestosi palazzi barocchi.

Modica Alta

Sulle alture si ergono i resti dell’antico castello, e intorno il quartiere più antico della città, dove si intrecciano suggestivi vicoli, tra case sostenute dalla roccia e grotte naturali.

Sebbene la maggior parte dei monumenti della città risalgano al periodo barocco, ci sono ancora alcuni edifici più antichi come la Chiesa in parte gotica del Carmine, la chiesa rupestre di San Niccolò Inferiore del XII secolo e il resti della chiesa del Santissimo Sacramento.

Il castello dei Conti di Modica è affiancato dalla torre dell’orologio, simbolo della città, sulla sommità di una rupe sul promontorio roccioso.
I resti della fortezza risalgono a costruzioni datate dall’VIII al XIX secolo.
La torre dell’orologio fu eretta dopo il terremoto della fine del XVII secolo sui resti di una torre del castello, con un orologio meccanico a contrappesi installato qui nel 1725, impostato quotidianamente.

Duomo di San Giorgio à Modica

Duomo di San Giorgio

Il Duomo San Giorgio è una delle chiese più belle di Modica, e uno dei maggiori simboli del barocco siciliano, la cui origine risale all’alto medioevo, ricostruito da Rosario Gagliardi nel XVIII secolo.
La facciata è preceduta da una maestosa scalinata di 250 gradini realizzata nel 1818.
Nelle cinque navate interne, separate da 22 colonne con capitelli corinzi, sono conservate opere d’arte, dipinti, stucchi e preziosi oggetti del tesoro come il reliquiario del santo. Si possono citare lo splendido organo a quattro tastiere realizzato tra (1888), la meridiana, le tele del Vangelo e la vita di San Giorgio (Girolamo Aliprandi nel 1513), l’Assunzione di Paladini, la Natività di Carlo Cane e la Madonna della neve di Mancini.

Una delle altre chiese principali è la Chiesa del Carmine, uno dei pochi monumenti sopravvissuti al terremoto del 1693, che risale al XVI secolo. Sulla facciata, il suo portale gotico del XIV secolo è sormontato da un superbo rosone gotico. All’interno uno splendido altare in legno, stucchi, resti di affreschi parietali, o il gruppo scultoreo dell’Annunciazione.

Il Palazzo Polara, situato accanto al Duomo di San Giorgio, è uno splendido edificio in stile barocco, introdotto da un’elegante scalinata. La facciata domina completamente Modica Bassa. È anche sede di frequenti mostre e spettacoli, oltre ad ospitare una galleria d’arte permanente.

Un altro dei principali esempi di architettura tardo barocca di Modica, Palazzo Napolino-Tommasi Rosso, dietro la Cattedrale di San Giorgio, ha un’elegante facciata, tra cui un portale adornato di sculture.

Modica bassa

Raggiungendo la parte bassa di Modica, ci passa davanti a due antiche chiese, ricostruite in epoca barocca: Santa Maria di Betlemme e la Chiesa di San Pietro.

Duomo di San Pietro, Modica

Duomo San Pietro

Il Duomo San Pietro è con l’altra cattedrale una delle due chiese più belle di Modica. Risalente al XIV secolo, fu ricostruita dopo il terremoto. Vi si accede da una scalinata e dalle statue dei dodici apostoli. Sulla facciata sono presenti quattro statue rappresentanti San Cataldo, Santa Rosalia, San Pietro e la Madonna, e sopra Gesù Cristo in trionfo.
Le sue tre navate sono separate da 14 colonne e dai loro capitelli corinzi, con un bellissimo pavimento. La navata centrale è decorata con scene dell’Antico Testamento, e importanti gruppi scultorei: la Madonna di Trapani (attribuita a Giovanni Pisano), e il San Pietro e il paritico (Paolo Civiletti, 1893).

L’ex convento benedettino del XVII secolo ospita due musei, il Museo Civico Archeologico e il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari della città di Modica.

Anche la Chiesa di Santa Maria del Gesù resistette al terremoto del 1693, conservando un bellissimo chiostro, in parte gotico, costruito nel 1343 su richiesta della contessa Giovanna Ximenes de Cabrera.

Chiesa di San Giovanni Evangelista - Modica

San Giovanni Evangelista

La Chiesa San Giovanni Evangelista, prevalentemente barocca, è stata restaurata alla fine del XIX secolo in stile neoclassico. È preceduta da un’ampia scalinata incorniciata da 26 pilastri che trasportavano statue (di cui 3 ne restano).
L’interno conserva un gruppo scultoreo dell’Adolorata del XVI secolo, con la Vergine Maria, Marta, Gesù e la Maddalena. All’esterno, la chiesa presenta un imponente scalone delimitato ai lati da ventisei pilastri, che un tempo portavano altrettante statue, mentre ne rimangono solo tre. È il punto più alto della città, dal quale è possibile raggiungere il Belvedere sulla vicina città alta.

La Porta di Leva, dell’inizio del XIV secolo, è un bel residuo del gotico chiaramontano (variante locale dello stile arabo-normanno), che è con il portale della Cappella Palatina della Chiesa di Santa Maria di Betlem, il più bello da Modica. Era il portale di una piccola chiesa che venne inglobata nel settecentesco palazzo della famiglia Leva, divenendo una cappella privata.

La Chiesa di Santa Maria di Betlem è una delle tre antiche collegiate di Modica, risalente al XIV secolo. La Cappella Palatina, con il suo bel portale, fu costruita intorno all’inizio del XV secolo.

La chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore, una grotta artificiale, conserva bellissimi affreschi dipinti sulla roccia, in stile tardo bizantino, datati tra il XII e il XVI secolo. L’affresco principale è un Cristo Pantocratore al centro dell’abside.

Tra le altre chiese, numerosissime a Modica, meritano una visita anche quelle di San Domenico, il convento dei Cappuccini e il santuario della Madonna delle Grazie.

Musei

In Modica Bassa, l’ex convento benedettino del XVII secolo ospita due musei, il Museo Civico Archeologico e il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari della città di Modica.

C’è anche il Museo di Medicina di Campailla, che prende il nome dal medico-filosofo della città che guarì con successo molte persone dalla sifilide inalando mercurio; nonché la casa natale di Salvatore Quasimodo, Premio Nobel di Letteratura; senza dimenticare, ovviamente, il museo del cioccolato, una specialità della città.

Palazzi barocchi

Il Palazzo degli Studi (1610 – 1630) è l’ex convento dei Gesuiti, trasformato in liceo dal 1878.
Il Teatro Garibaldi, costruito all’inizio dell’Ottocento, ha una facciata neoclassica.
Il Palazzo Grimaldi è una bellissima espressione dello stile neo-rinascimentale, e sede di una pinacoteca.
Da segnalare anche il Palazzo de ‘Mercedari, annesso al santuario della Madonna delle Grazie, che era l’ex convento dei Padri Mercedari.

Dintorni di Modica

Diversi sono i siti archeologici nel territorio di Modica:

  • Cava Ispica, 9 km ad est
    Questo burrone lungo 13 km è costellato di piccoli santuari, grotte siculum dell’età del bronzo, necropoli, catacombe cristiane, tra cui affreschi, con i più antichi insediamenti risalenti al neolitico.
  • Cava Lazzaro, 13 km a est
    La valle di Cava Lazzaro è uno dei siti archeologici più interessanti del Paleolitico siciliano, con grotte abitate, grotte ad uso religioso, dove la pietra è ricavata da colonne.
  • Cava dei Servi, 16 km a nord-est.
    Questa zona intorno alle gole del Tellesimo, con pareti rocciose e altopiani, è di particolare bellezza, con una ricca vegetazione e un parco forestale. Ci sono grotte e necropoli che si dice risalgano all’età del bronzo e monumenti funerari.

Si possono godere delle bellissime spiagge sabbiose intorno a Marina di Modica.

Tradizioni e folclore

La festa della Madonna Vasa-Vasa si tiene la mattina di Pasqua, almeno dal 1645, rappresenta l’incontro tra la Vergine e il Cristo Risorto, illustrato a Modica con i burattini.

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