Selinunte è un’antica città greca, vicino alla costa nella Sicilia sud-occidentale. Il sito archeologico è considerato il più grande parco archeologico d’Europa.
La città fu costruita dai coloni greci di Megara Hyblaea nel VII secolo a.C.

Nel VI e V secolo a.C. Selinunte era una delle più importanti città greche con circa 100.000 abitanti, essendo un centro commerciale e militare dominante.
Abbandonando l’alleanza con Cartagine, si radunò a Siracusa dopo la vittoria di Gelone di Siracusa nel -480 sui Cartaginesi a Himera.
Per molto tempo si è opposta a Segesta, vicina città rivale situata a circa 45 km più a nord. Ma nel -409 gli eserciti di Annibale alleati con Segesta rade al suolo la città senza risparmiare nessuno.

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Sito archeologico

Plan du site archéologique de Sélinonte

Mappa del sito archeologico di Selinunte

Il parco archeologico si sviluppa intorno ad una vasta acropoli fortificata che si affaccia sul mare, suddivisa in 4 zone, a cui si accede attraverso due ingressi alle due zone più interessanti: uno ai piedi dell’acropoli, l’altro vicino dalla collina orientale dove si trova il tempio meglio conservato del sito. Le altre due aree sono quelle della città antica a nord e il Santuario di Malophoros a ovest.
I templi sono designati da lettere a causa della difficoltà di definire con certezza la divinità che hanno onorato.

Acropoli

Selinunte. porta nord

Porta nord di Selinunte

L’Acropoli è il punto più alto del sito, dove scopriamo i resti di diversi templi (dedicati ad Apollo, Atena, Dioscuri, ecc.), edifici e resti di antiche fortificazioni, compresa la porta nord .

E divisa da due assi perpendicolari. I cinque templi sono più o meno ben conservati, costruiti tra la metà del VI secolo e l’inizio del V secolo a.C.
In un’area sacrificale punica, sulle lastre è stato rinvenuto il segno della dea Tanit.
I templi dorici più meridionali O e A risalgono a circa – 490, – 460 e sono dedicati a Castore e Polluce.
Il tempio B e il Megaron avevano colonne ioniche e un fregio dorico.
Sulla spianata dell’acropoli il tempio C del VI a.C., con 6 colonne per 17, è stato in parte raddrizzato e probabilmente onorava Apollo. Notevoli metope del suo frontone e altre sculture sono conservate nel Museo Archeologico Regionale di Palermo.
Oltre il tempio D, simile al precedente, c’erano un mercato, case e laboratori.

Il Museo dell’Acropoli conserva reperti come l’efebo di Selinunte

Colle orientale

Templi Selinunte

Tempio E di Selinunte

Il percorso tra l’acropoli e la collina orientale offre splendide viste sul sito e sul mare.
Quasi 700 metri a est dell’acropoli, la zona archeologica orientale si trova vicino all’ingresso principale del sito. Vi furono costruiti tre templi.
Il tempio E, che è stato rialzato, è di gran lubga il meglio conservato del sito, risalente al V secolo a.C., mentre il tempio G è il più grande.

Il tempio G era dedicato ad Apollo o Zeus, con un peristilio di 8 colonne per 17 alte 16 metri e un’altezza totale di 30 metri. Le sue dimensioni di circa 110 x 50 metri ne fecero uno dei più grandi dell’antichità. Costruito a partire dal 530 a.C., era ancora incompiuto quando la città fu distrutta. Una delle colonne è stata restaurata nel 1832.
Il tempio F, il più piccolo e meno ben conservato, risale al 560 a.C. ed è associato ad Atena.
Il tempio E risale a circa – 450, in stile dorico misura 67 metri per 25, con 15 colonne per 6. Un’iscrizione indica che era dedicata a Era. Demolita da un terremoto, fu risistemato negli anni ’60.

Colli Manuzza e Gaggera

L’area del colle Manuzza a nord dell’acropoli è stata la meno scavata del sito. La città antica vi si estendeva, con le più antiche tracce di occupazione.

Il colle occidentale di Gàggera è occupato dal Santuario di Malophòros, considerato il più antico luogo di culto della regione (VI secolo a.C.), dedicato a Demetra, con altari, tempio e fontana sacra.

Galleria

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Dintorni

Attorno al perimetro del parco archeologico di Selinunte sono state inoltre individuate necropoli, con tombe dove sono stati rinvenuti vari vasi e arredi.

Cave di Cusa

A circa 15 km a nord-ovest di Selinunte, in mezzo a ulivi, aranci, fichi e cespugli, sono state estratte le pietre utilizzate per costruire i templi. Con la distruzione della città nel V secolo, i lavori minerari furono interrotti e rimasero congelati, ciò che ci permise di comprendere il processo di dimensionamento e trasporto dei blocchi. Alcuni blocchi sul posto vengono tagliati e pronti per essere spostati in città (tirati su tronchi di legno rinforzati con ferro, da buoi e schiavi).

Località balneare e spiagge

Selinunte è anche una località balneare il cui litorale è bagnato da acque cristalline Le spiagge più famose della zona sono: Lido Pineta, in un contesto naturale ; la spiaggia di Scalo di Bruca, la più attrezzata ; quella della Riserva dell’Asinello, preservata ; oppure Lido Zabbara ai piedi dell’Acropoli. Oltre, a Triscina di Silenunte ci sono anche bellissime spiagge e strutture.

Mappa

Categoria Selinunte

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Informazioni

Orari e tariffe

  • Sito archeologico : aperto ogni giorno dalle 9 alle 20 (chiusura della biglietteria alle 19).
    Biglietto pieno : 6 € / ridotto : 3 € / gratuito sotto di 18 anni dall’UE, o la prima domenica di ogni mese
  • Cave di Cusa : visite su prenotazione

Siti esterni