La valle del Belice è una bella regione collinare che si estende lungo l’omonimo fiume, separando le province di Agrigento e di Trapani.
Ha tutte le qualità di una destinazione turistica completa, con il suo mare, la sua cultura e la sua gastronomia, scoprendo le sue belle spiagge, i suoi siti archeologici come anzitutto il vasto e grandioso sito di Selinunte e i suoi templi greci vicino alla foce del Belice. Si possono visitare borghi come Castelvetrano; degustare il suo buon vino, le olive locali e il suo olio di denominazione, o ancora il suo pane.
Questa regione fu colpita nel 1968 da un importante terremoto, distruggendo quasi interamente alcuni villaggi della regione.

Le città più vicine a Selinunte sono Menfi a est (vedi Menfi e dintorni) e Castelvetrano ad ovest.

Castelvetrano

castelvetranoCastelvetrano è una piccola città di circa 30.000 abitanti che si sviluppò in epoca normanna e nel XIII secolo. Il centro storico è interessante, tra monumenti di origine medievale, palazzi e belle chiese, come la chiesa di San Domenico o il palazzo Pignatelli che sostituì l’antico castello di Bellumvider (XIII secolo, un antico castello di Federico II di Svevia, la cui ubicazione è stata confermata solo nel 2004). Il Museo Municipale merita una visita per i suoi ritrovamenti archeologici con in particolare la preziosa statua in bronzo dell’Efebo di Selinunte (V secolo a.C.), la vicina colonia greca, dove Greci e Fenici si scontrarono.

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Chiesa del purgatorio

Nel centro storico si trovano tre piazze principali dove sorgono splendidi edifici: la chiesa principale del XVI secolo, il palazzo dei principi del XIII secolo, la chiesa del Purgatorio del XVII secolo o il teatro Selinus.
La chiesa di San Domenico è un monumento particolare e forse il più notevole della città. Fu costruita nel 1470 in stile tardo gotico, come mausoleo della famiglia Aragona-Tavaglia, il cui interno è sontuoso, interamente ricoperto da stucchi molto lavorati. L’opera più notevole è forse l’Albero di Jesse, dietro la cappella del coro.

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Santa Maria Assunta

La Cattedrale di Santa Maria Assunta, la cui struttura massiccia è di origine araba, risale al XVI secolo, con il suo campanile, opere d’arte del XVII e XVIII secolo: stucchi del XVII secolo, affreschi di Borremans e Novelli, opere di Gagini, di Antonino Ferraro del XVI, ecc.
Nelle vicinanze, la chiesa di San Giovanni Battista, costruita nel 1589, è un’altra bella chiesa della città con le sue opere del XV e XVI secolo (di Gagini, Pietro Novelli. …)

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Fontana della ninfa

Si può anche vedere al centro un’antica porta del 1612, o l’elegante Fontana della Ninfa del 1615 con i suoi bacini sovrapposti.

La chiesa normanna della Santissima Trinità di Delia (detta Cuba di Delia), a 3 chilometri ad ovest di Castelvetrano, risale alla prima metà del XII secolo, ispirata al modello bizantino della «cuba» a pianta quadrata con cupola poggiante su quattro colonne e tre absidi. L’interno è decorato con motivi geometrici.

A monte, il lago artificiale Trinità permette di irrigare i terreni agricoli.

Selinunte e la costa

Siti archeologici

Il parco archeologico di Selinunte è il sito imperdibile della valle del Belice, vicino alla foce del fiume, dove su su tre colline si trovano i resti di una potente città greca (leggere l’articolo su Selinunte). Si può anche esplorare l’antica cava di pietra di Cave di Cusa tra Selinunte e Castelvetrano.

Le Cave di Cusa, a nord-ovest del sito archeologico di Selinunte, che si estendono per 2 km, sono all’origine delle pietre degli edifici di Selinunte, estratte dal VI secolo a.C. fino a circa il 409 a.C. (con l’arrivo dei Cartaginesi).

Litorale

Il litorale circostante è di bella fattura, con a Triscina un’ampia spiaggia di sabbia fine e dorata, un mare cristallino e un fondale marino poco profondo, che si presta bene al nuoto in famiglia. Un po’ più a ovest, Tre Fontane è una piccola città con un bel lungomare e la sua torre di avvistamento.
Ancora qualche chilometro più lontano, la costa di Torretta Granitola, a 30 minuti da Castelvetrano, è frequentata per lo sport nautico. È anche un antico villaggio di pescatori.

Riserva naturale Foce del Belice

La Riserva Naturale Foce del Belice è un’importante area protetta che copre 240 ettari alla foce del fiume, ospitando uccelli stanziali e migratori, o tartarughe marine (la Caretta Caretta) che depongono le uova sulla sua bella spiaggia, protetta da dune di sabbia ocra.

Lungo la valle

Lato occidentale

affresco-castello-grifeoIl Castello Grifeo di Partanna è uno dei castelli medievali meglio conservati di tutta la Sicilia occidentale. Costruito nel XIV secolo dalla famiglia Grifeo, si sostituì ad un edificio più antico che era forse in origine un casale fortificato.

A 10 minuti di auto, ci si può divertire nel Parco NaturAvventura Finestrelle nei boschi di Santa Ninfa.

La Riserva del Castello di pietra è un canyon dove si trovano tracce di epoca neolitica e i resti di un castello normanno.

La valle subì un terribile terremoto nel 1968, distruggendo interi villaggi, alcuni dei quali furono ricostruiti, altri abbandonati. Così la nuova città di Gibellina fu costruita a 11 km dall’antica, con splendidi edifici. L’antica città è stata trasformata in opera d’arte moderna cementando le macerie. A Poggioreale e Salaparuta restano solo rovine. Meglio conservate per il primo.

Menfi e il lato orientale della valle

Regione ad est della valle del Belice, in provincia di Agrigento : leggere l’articolo dedicato.

Informazioni

Siti esterni

Categoria Selinunte