Questa pagina descrive più in profondità la cattedrale di Monreale, presentata più succintamente sulla pagina “Cattedrale di Monreale“, i cui aspetti esterni, l’interno con i colonnati e i ricchi mosaici che coprono le pareti della navata, del transetto e degli absidi, le cappelle o il chiostro benedettino.

Esterno

Cathédrale de Monreale

fasciata

La cattedrale è lunga 102 metri e larga 40. Affacciato su piazza Guglielmo II, l’esterno è tipico delle chiese normanne, massiccia e fortificata, e la cui facciata è incorniciata da due imponenti torri. Una non è mai stata completata e l’altra ha visto la sua cupola crollare a causa di un fulmine nel 1807.

Duomo di Monreale

Abside

L’esterno fu modificato nei XVI e XVIII secoli. Sono le tre absidi che hanno meglio conservato la decorazione originale, mescolando intrecci di arcate cieche a testate, sostenute da piccole colonne, con alternanze di pietre bianche (calcaree) e nere (roccia vulcanica), giochi di rosoni e di stelle, e intarsi policromi di pietre colorate che testimoniano una grande creatività degli operai dell’epoca.

Cathédrale de Monreale

Portico e portale

Il portico lato ovest della facciata con le sue tre arcate risalenti al XVIII secolo rompe con lo stile generale, nascondendo il superbo portale, chiamato «Porta Regia» con le sue porte in bronzo, realizzate verso il 1186 dall’architetto e scultore Bonanno Pisano (architetto della torre di Pisa). Sono decorate con 46 pannelli incisi che illustrano scene bibliche dell’Antico e del Nuovo Testamento, accompagnati da brevi testi esplicativi e da uno stile sorprendentemente sobrio per l’epoca.
Le porte sono circondate da strisce decorative scolpite, disegni geometrici, figure di animali e di uomini, ecc.
Sopra la balaustra del portico principale, le arcate intrecciate di pietre calcaree e vulcaniche formano una decorazione tipicamente araba.

Sul lato nord, Piazza Vittorio Emanuele, il portico seicentesco di Giandomenico e Fazio Gagini precede un portale ornato da strisce di mosaici, con porte in bronzo realizzate da Barisano da Trani verso il 1190, ornate da 28 pannelli in rilievo, con storie bibliche, figure di santi e immagini mitologiche e profane, di uno stile più bizantino di quello pisano.

Interno

Duomo di Monreale

Duomo di Monreale

Il vasto interno, i cui mosaici dorati illuminano gli occhi al momento del entrata, è a croce latina, con tre navate separate da 18 colonne antiche con capitelli di stili corinzi e compositi. Esse sostengono arcate a testate decorate con motivi di ispirazione islamica.
I capitelli sono decorati con foglie di acanto nella parte inferiore e nella parte superiore delle cornucopie e dei ritratti di Cerere e Proserpina.
Tra la base delle arcate e i capitelli, i pulvini (a forma di piramide rovesciata) sono elementi tipicamente bizantini.

La parte superiore delle mura è interamente coperta da straordinari mosaici bizantini su sfondo dorato per circa 6300 metri quadrati. Sono state realizzate tra il 1179 e il 1182 da operai bizantini, rappresentanti le principali scene dell’Antico e del Nuovo Testamento (con la Genesi, la Creazione e poi gli episodi che portano all’espulsione dal paradiso; scene raffigurano momenti della vita di Noè, Abramo, Isacco e Giacobbe).

Abside e transetto

Cathédrale de Monreale

Abside centrale

L’insieme è dominato dall’immensa figura del Cristo benedicente che occupa il bacino dell’abside centrale, con l’iscrizione in greco “Jesús Cristos o Pantocràtor” (Gesù Cristo l’Onnipotente). Indossa una tunica rossa (simbolo di regalità e di divinità) ornata d’oro, e un abito blu (simbolo dell’umanità), immagine di Cristo figlio di Dio, avendo rivestito la forma umana.
Sotto Cristo, Maria e il Bambino Gesù, con l’iscrizione greca “panacròntas” (tutta immacolata) sono incorniciati dagli arcangeli Gabriele e Michele, poi gli apostoli e altri santi nella fila inferiore.

Il monumentale arco di trionfo introduce alla zona sopraelevata del presbitero e del transetto. Qui, il pavimento e la parte inferiore delle pareti sono intarsiati di marmo, e la parte più alta è interamente coperta di mosaici dorati.

L’altare maggiore barocco è un’opera del 1711 realizzata con raffinatezza dal romano Luigi Valadier, decorato con sette candelabri in bronzo del XVI secolo e sei statue in bronzo dorato raffiguranti Santa Rosalia, San Benedetto, San Paolo, San Pietro, San Castrenze, e San Luigi IX.
Nel coro e nel transetto sono raffigurate scene del Nuovo Testamento, della vita di Gesù, e altri mosaici raffigurano scene della vita degli Apostoli.

Sotto gli archi tra la crociera e il transetto si trovano i due altari coronati da mosaici, uno dei quali rappresenta il tributo simbolico di Guglielmo II alla chiesa, l’altro confermando la protezione divina sul re. Quest’ultimo, nel timpano, presenta due leoni che si fronteggiano.
Nel transetto sud si trovano le tombe dei re Guglielmo I e Guglielmo II, mentre il transetto nord conserva quelle di Margherita di Navarra (moglie di Guglielmo I) e dei loro figli.
Il cuore di San Luigi è conservato anche all’interno di un altare. Questi era morto a Tunisi nel 1270 quando suo fratello Carlo I d’Angiò regnava in Sicilia.

Nelle absidi delle navate laterali sono illustrate in quella di destra la storia di San Paolo, e in quella di sinistra quella di San Pietro. Presso il muro di fronte all’abside di San Paolo si trovava un passaggio verso l’antico palazzo reale. Contro il muro dell’altro un passaggio verso la sacrestia fu aperto nel 1492.

Pavimento e soffitti

I soffitti hanno travi scoperte e dipinte, con all’incrocio cassoni in stile arabo, ricostruiti nel 1811 dopo un incendio.
Il pavimento è stato completato nel XVI secolo, con dischi di porfido e granito, e strisce di marmo.

Cappelle

La Cappella del Crocifisso, interamente in marmo, presenta un’esuberante decorazione barocca, che mescola numerose incisioni, rilievi, statue, volute e un crocifisso ligneo del XV secolo.

La Cappella di San Giovanni Battista si trova vicino all’ingresso lungo la parete sud, realizzata dopo la costruzione della chiesa.

La Cappella di San Luigi dei Francesi fu eretta nel 1270 per conservare le spoglie di Luigi IX, morto a Tunisi durante l’ottava crociata. Filippo III ordinò il trasferimento delle spoglie del padre alla cattedrale di Saint-Denis. Nell’altare rimane un’urna contenente i visceri di San Luigi.

La Cappella di San Benedetto dal 1561 (anticamente San Cataldo), quando il cardinale Alessandro Farnese vi trasferì l’altare di San Benedetto, tra la parete sud e il portico del chiostro, opera barocca, che fu arricchita di affreschi di Antonio Novelli sostituiti da dieci bassirilievi marmorei di Giovanni Marino (1728) raffiguranti scene della vita del fondatore dell’ordine benedettino.

La Cappella di San Castrense era destinata alle reliquie portate a Monreale nel 1179 da Alfano, vescovo di Capua, come regalo di matrimonio per il sovrano. Tra la parete sud e il portico del chiostro, con un ciborio, sculture e una tela di Antonio Novelli, il padre di Pietro Novelli.

Mosaici

Mosaïques de la Cathédrale de Monreale

Mosaici nella navate

La parte superiore delle pareti della navata centrale illustrano episodi dell’Antico Testamento, dalla creazione del mondo ad Adamo nel paradiso terrestre sulla parete di destra; dalla creazione di Eva alla sua presentazione ad Adamo sulla contro-facciata; dalla tentazione di Eva alla storia di Noè sulla parete sinistra.

Nella parte inferiore della navata centrale, sono descritti sulla parete di sinistra gli episodi che vanno dalla costruzione dell’arca di Noè ad Abramo che accoglie i tre angeli; e su quello di destra il sacrificio di Isacco fino alla lotta di Giacobbe con l’angelo.

La vita di Cristo è rappresentata nelle navate laterali e nel transetto, con al centro gli episodi della sua infanzia, e ai lati la sua vita adulta e la Passione, l’Ascensione e la Pentecoste (vedi le foto dei mosaici qui sotto).

Chiostro benedettino

cloitre-benedictin-monrealeDel palazzo arcivescovile e del monastero benedettino rimane solo una parte, originariamente circondata da un massiccio muro recintato con dodici torri. Rimane una parte del dormitorio e lo splendido chiostro risalente al 1200 circa, adiacente alla cattedrale.

Molto ben conservato questo chiostro è uno dei più belli d’Italia, e certamente il più ricco di stile romanico. È un quadrato di 47 metri di lato, ampio 2200 m2, con le sue arcate ogivali, sostenute di 216 colonne doppie, in marmo bianco, intagliate in arabeschi, decorazioni uniche per ogni arcata, strisce di motivi dorati e colorati, mosaici, che mescolano simbolici cristiani e islamici.

I capitelli in marmo sono tutti diversi, scolpiti da fogliame, con scene bibliche e allegorie.
Molti si distinguono, tra cui il “Capitello dell’Annunciazione” considerato il più grazioso, all’angolo nord-est; il “Capitello della dedicazione”, 19º dal lato destro dove il re offre la cattedrale alla vergine.

fontana-del-re-monreale

Fontana del Re

Altri mostrano un uomo che uccide un toro (ispirazione del culto orientale del Mitra), o un acrobata che forma il simbolo della Sicilia (il Trinacrie).

Nell’angolo sud-ovest, un altro piccolo chiostro quadrato contiene una fontana in marmo (Fontana del Re), con il suo bacino circolare al centro del quale si erge una intrigante colonna riccamente scolpita a forma di tronco di palma stilizzato decorato con figure legate alla musica e alla danza, sormontato da dodici piccole bocche di leoni da cui sgorga l’acqua.

I capitelli delle colonne d’angolo rappresentano figure di occupazioni agro-pastorali con i dodici mesi dell’anno

Sul lato nord del chiostro si erge un antico muro di un’ala dell’antico convento benedettino, il cui interno è a cielo aperto.

Fotografie del duomo

Esterno

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Interno

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Dettagli dei mosaici

Nel disordine

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Informazioni

Duomo di Monreale
Piazza Guglielmo II, 1, 90046 Monreale PA

Siti esterni

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