La città di Castroreale è iscritta tra i “borghi più belli d’Italia” (borghipiubelliditalia.it) per le molteplici sfaccettature del suo bel patrimonio, tra cui chiese e opere d’arte, lo splendido panorama, la processione del crocifisso, o i suoi biscotti inventati dalle Clarisse.

Storia

La città assunse importanza ottenendo nel 1324 il titolo di «città di Stato» su iniziativa del re Federico II d’Aragona per ringraziarla del suo sostegno passato contro gli Angioini, vedendo la costruzione di un castello e prendendo allora il nome di Castrum Regale. A partire dal XV secolo, la città controllava un vasto territorio, beneficiava di privilegi fiscali e di un’economia agricola dinamica. Nel XVII secolo Castroreale beneficiò di altri privilegi concessi dal re Filippo IV di Spagna.
Durante la rivolta italiana contro i Borboni, le campane della città furono fuse per affondare quattro cannoni impiegati dai Garibaldini nella battaglia di Milazzo.

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Visita

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Cattedrale Santa Maria Assunta

Da Castroreale, costruita su una collina, si hanno bellissime viste su Capo Milazzo, la costa e le isole eolie, come sulla terrazza di Piazza delle Aquile, sul lato orientale della cattedrale di Santa Maria Assunta.
Il portale principale di quest’ultima, così come quello sul lato orientale, sono in stile tardo manierista siciliano. Il suo campanile del XVI secolo ha una sezione quadrata. L’interno risale agli inizi del XVII secolo, con una navata centrale delimitata da colonne monolitiche coronate da capitelli compositi. Conserva numerose opere d’arte, tra cui opere di Antonello Gagini: una statua in marmo di Santa Caterina (1534), una scultura di Santa Maria di Gesù (1501) e un acquasantiera. Molte opere risalgono al XVII secolo: fonte battesimale, coro, pulpito. Citiamo due polittici: quello della Natività di Giovan Filippo Criscuolo (1550) e quello della Vergine intronizzata del XVI secolo.

Percorrendo verso sud Corso Umberto I, il panorama si estende sulle colline dell’entroterra. Si raggiunge qui la chiesa Candelora che risale al XIV secolo, e fu probabilmente la cappella del vicino castello di Federico II d’Aragona, conservando dall’epoca originale il portale e la cupola. Conserva soprattutto la grande tribuna dell’altare maggiore in stile barocco, in legno scolpito e dorato all’oro.
Nelle vicinanze della torre è ciò che resta dell’antico castello, costruito nel 1324 da Federico II d’Aragona su un’antica fortezza arabo-normanna.

Scendendo per via Farini, si entra nel ghetto, i cui ebrei furono espulsi in seguito all’editto di Ferdinando il cattolico nel 1492. La chiesa del Santissimo Salvatore risale alla fine del XV secolo con il suo portale gotico, successivamente abbellito da stucchi barocchi, e che oggi serve come auditorium. Piazza Moschita, rimane un’arca isolata dell’antica sinagoga (XV secolo).

Il vicino museo comunale è ospitato nell’antico oratorio dei padri filippini, associato a una chiesa seicentesca dedicata a San Filippo Neri. Conserva tra gli altri monumenti funebri e reperti provenienti da chiese il monumento funebre di Geronimo Rosso di Antonello Gagini. Nelle vicinanze, la chiesa di Santa Maria degli Angeli ospita una pinacoteca.

Scendendo via Siracusa si raggiunge la massiccia chiesa di Santa Marina di origine normanna, in stile romanico e decorata da elementi barocchi di epoca aragonese. La vicina chiesa di Sant’Agata, risalente al XV e rimaneggiata nel XIX secolo, conserva bellissime tele.

Rimane l’antica Porta Raineri, attraverso la quale si entrava nella città fortificata dal nord, risalente al XIV secolo, e ricostruita all’inizio del XIX secolo.

A sud del paese, la bella chiesa di Santa Maria di Gesù risale al XIV secolo, con il suo piccolo portico e conserva un pavimento in ceramica originale e un altare in legno.

Dintorni

Monti Peloritani

Nei monti Peloritani verso est di Castroreale, ci sono molte belle escursioni possibili.

Parco museo Jalari

A 4 km a est di Castroreale, il parco museo di Jalari si estende su 35 ettari, nei monti Peloritani, esponendo 15.000 oggetti in ricostruzioni di 42 botteghe artigianali, sculture e fontane, lungo i viali immersi nel verde, ecc.

Tradizioni e gastronomia

Le due principali manifestazioni del paese sono la Festa del Crocifisso, durante la Settimana Santa e il 23, 24 e 25 agosto, segnata dalla processione con il “lungo Cristo”; e il festival di jazz, Castroreale Jazz, all’inizio di agosto.
Diverse feste sono dedicate alla gastronomia locale: il biscotto Castriciano (seconda metà di agosto), la ricotta in località Bafia (seconda metà di agosto), il cinghiale (seconda metà di agosto).

I prodotti locali più rinomati sono il biscotto della Badessa, inventato dalle suore del convento delle Clarisse, e il castriciano, biscotto all’anice, con una versione asciutta che si intinge in vino dolce, farcito con pasta di nocciole o marmellata.

Il piatto locale sono i maccheroni fatti in casa, al ragù di maiale o alla Norma con melanzane e ricotta.

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Informazioni

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