I vasti complessi di cimiteri sotterranei di Siracusa, le catacombe, testimoniano in particolare i primi tempi della vita cristiana nella città, che si svilupparono dopo il passaggio dell’apostolo Paolo nell’anno 61 della nostra era.
Ci troviamo tre complessi notevoli, che sono visitabili su prenotazione.

Catacombe Santa Lucia

Le Catacombe di Santa Lucia, nei pressi della chiesa normanna di Santa Lucia (XII secolo) e della Cappella del Sepolcro, risalgono per la sua parte più antica al 220 d.C., con nuclei di origine pagana. Furono utilizzate fino al IX secolo con i Bizantini e persino occupate dai Normanni.

Si sviluppano su tre livelli principali. Le gallerie sono fiancheggiate da molte e varie nicchie. Una sezione importante di questo vasto complesso è l’Oratorio dei Quaranta Martiri di Sebaste con i suoi affreschi che raccontano questa storia e figure cristiane.
C’è anche la tomba di Santa Lucia, in un tempietto scolpito ottagonale.

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Catacombe di Vigna Cassia

Le Catacombe di Santa Maria di Gesù e Vigna Cassia comprendono due aree fuse con gallerie sotterranee, una risalente al 220, l’altra al 250. Una terza è stata scavata nel IV secolo. Sono state utilizzate fino al V secolo d.C.
Il nome Vigna Cassia deriva dal proprietario che ci coltivava le sue viti.
L’area visitabile è piccola, in gran parte non sgomberata, con interessanti affreschi cristiani.

Catacombe di San Giovanni

Le catacombe di San Giovanni risalgono agli anni 320-360 e furono utilizzate fino alla fine del V secolo. Sono state scavate intorno a una galleria di un antico acquedotto greco.
Vicino alla basilica paleocristiana di San Giovanni Evangelista, è il più grande santuario sotterraneo della Sicilia, con gallerie lunghe diverse centinaia di metri, tracce di affreschi, nicchie e simboli cristiani. Le sale circolari chiamate “rotonde” si susseguono lungo le gallerie.

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