Scicli è una graziosa città della provincia di Ragusa a sud-est della Sicilia, iscritta al Patrimonio dell’Unesco tra le città tardo barocche del Val di Noto.
L’agglomerato che accoglie circa 25.000 abitanti è all’incrocio di tre valli, chiamate le Cave (quelle di Modica, di Santa Maria La Nova e di San Bartolomeo), le cui pareti sono scavate da antiche cave e grotte, con le sue tre colline di San Matteo, Rosario e Croce.
Alcuni luoghi della città sono stati immortalati nella popolare serie TV Commissario Montalbano, come il municipio che ha il ruolo del commissariato.
La città vive soprattutto dell’agricoltura (coltivazioni in serra, agrumi, olio, vino e fiori) e di una produzione di telai in alluminio.

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Storia

Sul territorio sono state rinvenute testimonianze dell’età del rame (nella Grotta Maggiore), e molte delle grotte sono state quasi sempre occupate, fungendo da abitazioni fino al XX secolo.
Alcuni bizantini abitarono i luoghi tra il VII e il X secolo d.C., e gli arabi svilupparono notevolmente la città che si arricchì grazie allo sviluppo agricolo e mercantile.
Il ricordo dell’espulsione degli arabi da parte dei normanni è inciso a Scicli con la commemorazione annuale di una battaglia leggendaria, detta della Madonna delle Milizie, dove la Vergine Maria montata su un cavallo bianco è intervenuta in favore dei normanni. Una piccola chiesa è stata costruita sul sito di questa battaglia.
I Normanni, gli Svevi, gli Aragonesi si succedettero a Scicli come ovunque in Sicilia. Sotto gli aragonesi, Scicli era parte della contea di Modica dal 1535 al 1754, quando conobbe un periodo prospero.
Nel 1693, il terremoto che devastò l’intera regione distrusse la quasi totalità della città, ricostruita nei decenni successivi. Entrò a far parte del Regno d’Italia nel 1860.

Patrimonio

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Palazzo Beneventano

Dopo le distruzioni del devastante terremoto del 1693 che colpì tutta la regione, Scicli fu ricostruita come molte altre città con lo stile barocco dell’epoca, e iscritta tra le «città del tardo barocco del Val di Noto» al patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Tra gli edifici civili e religiosi, un notevole esempio del barocco siciliano è il Palazzo Beneventano, ornato da sculture di volti moreschi e maschere grottesche.

Il piacevole centro storico è pieno di fascino, merita al meno una giornata di visita.
La chiesa di Santa Maria la Nova è forse la più antica della città, di origine bizantina, modificata nel tempo e sempre una delle più belle.
Sulla via di via Francesco Mormino Penna, la più bella di Scicli, si susseguono eleganti palazzi e chiese, e conduce alla bella Piazza Municipio.

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Santa Maria La Nova

La piazza centrale della città, Piazza Busacca, è uno dei luoghi più affascinanti della città.
Intorno alla piazza più grande, Piazza Italia, si trovano edifici notevoli come Palazzo Fava, Palazzo Iacono e Palazzo Mormina Penna.
Oltre nel quartiere di Cava San Bartolomeo, la Chiafura sono le numerose grotte scavate nelle pareti del colle, utilizzate fino agli anni ’60, che richiamano i “Sassi” di Matera.

Il colle San Matteo domina la città, con l’antica cattedrale, i resti magri di antichi castelli, ma uno splendido panorama su Scicli.

Saperne di più con l’articolo sulla visita di Scicli e dintorni

Feste e tradizioni

Sul territorio si producono formaggi riconosciuti come il Caciocavallo Ragusano DOP, fagioli locali e specialità comuni della regione di Ragusa e Modica.

Tra le feste a Scicli, oltre la Settimana Santa popolare in tutta l’isola, e il carnevale, ricordiamo soprattutto la Festa delle Milizie e la Cavalcata di San Giuseppe.

La Festa delle Milizie commemora l’intervento della vergine, la Madonna delle Milizie, patrona della città, nella battaglia tra Normanni e Saraceni del 1091, i primi guidati dal conte Ruggero Altavilla, il secondo dall’Emiro Belcane.
Si svolge l’ultima settimana di maggio e l’ultimo sabato, nella piazza principale di Scicli, con una ricostruzione teatrale e in costumi e armi d’epoca.

La Cavalcata di San Giuseppe si celebra il sabato precedente o successivo il 19 marzo, con una lunga processione con cavalli che parte dalla chiesa di San Giuseppe e attraversa i quartieri della città dove vengono installati falò.

Il fine settimana precedente il 19 marzo, si tiene la festa della seppia a Donnalucata (borgata marittima nelle vicinanze).

Il primo maggio si festeggia il pomodoro grappa a Sampieri.

Da qualche anno ad agosto si svolge la Taranta Sicily Fest, che celebra la danza tradizionale popolare del sud Italia.

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Siti esterni

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