Situato nel quartiere Kalsa, quello dell’antica cittadella araba, il palazzo Mirto appartenne alla famiglia Filangeri, celebre famiglia dell’Italia meridionale di origine normanna, discendente del leggendario cavaliere Angerio, giunto con Tancredi dalla Normandia nell’XI secolo e che rovesciò i Longobardi del sud dell’Italia.
Questi Filangeri lasciarono Napoli per la Sicilia per sfuggire alla dominazione angioina. Nel XVII secolo Giuseppe Filangeri fu nominato principe di Mirto (borgo nella provincia di Messina).
Le strutture più antiche del Palazzo Mirto risalgono al XIII secolo, ma assunse l’aspetto attuale intorno al XVII secolo, poi rimaneggiato nei XVIII e XIX secoli. Fu donato alla regione Sicilia nel 1982 da Maria Concetta Filangeri.

Oggi è un “palazzo museo”, esempio rappresentativo dell’architettura aristocratica palermitana, con i suoi mobili dal XVII al XIX secolo, grandi lampadari in vetro di Murano, pannelli laccati cinesi, porcellane, arazzi, un organo, prestigiosi pianoforti, ecc.
Si possono scoprire le varie stanze, tra cui la Sala Salvatore Rosa, decorata con tele dell’artista napoletano di cui prese il nome; il Fumoir o salottino del fumo, le cui pareti sono rivestite in cuoio ; il salone di Rappresentanza ; il Salone del Baldacchino con le pareti ricoperte di ricami sul tema della Gerusalemme liberata e gli affreschi del soffitto che celebrano la gloria di Bernardo Filangeri.

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Informazioni

Palazzo Mirto
Via Merlo, 2, 90133 Palermo

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